mercoledì 17 gennaio 2018

Tunnel

Cari claustrofobici, 
il film che vi presentiamo stasera è del 2016, per la regia di Kim Seong-hun. Classe 1971 alla sua terza prova come regista, ma già  promettente se non altro per la sua piccola ossessione per la grande Bae Doo-na. Infatti dopo averla diretta in questa pellicola, li ritroveremo il prossimo autunno nella serie originale Netflix intitolata Kingdom.

Tunnel è un film di genere Catastrofico. La trama è molto semplice: un uomo qualunque rimane intrappolato da solo sotto un tunnel crollato. Un film di quelli che da bambino mi segnavo nel calendario, perché quell'idea del disastro ambientale che ti mette faccia a faccia con il tuo istinto di sopravvivenza era la pornografia cinematografica assoluta.

Crescendo mangi la foglia e cominci a capire che sono un po' tutti uguali. Ci sono scelte obbligate, colpi di scena dovuti, cose che alla fine ti aspetti e niente, non ti diverti più. Ma lo sappiamo che il cinema coreano può propinarci i vampiri come in Thirst o gli Zombi come un Train to Busan e riuscire a stupirci. Chissà, forse la sfida era proprio questa, reinventare un genere inflazionato e dargli spessore. Tunnel ci riesce, soprattutto grazie a un grande cast e un'ottima regia.

Ha Jung-woo nel ruolo dell'intrappolato sotto diversi metri cubi di roccia è convincente. Elegante, dotato di un certo carisma e capace di mantenere il contegno anche in una situazione così tragica.

Bae Doo-na è la vera star di questa pellicola. Bella, forte, drammatica, il suo personaggio è di quelli che sbagli una virgola e lo trasformi in una macchietta. Lei invece è grandiosa come sempre.

Oh Dal-su siamo abituati a vederlo in ruoli comici perché a questa testona imponente e il viso irregolare che suscita simpatia da subito, ma è un bravissimo attore, capace di interpretare egregiamente anche parti drammatiche.

Insomma, un film da non perdere che vi terrà per 2 ore con il fiato sospeso e non mancherà di stupire e commuovere.

Un'altra traduzione dalla nostra Daesdemona che pensa a noi anche dall'Inghilterra!

TRAMA: Lee Jung-soo (Ha Jung-woo) è un venditore di auto che sta tornando a casa per festeggiare il compleanno di sua figlia Su-jin. Mentre sta percorrendo il tunnel Hado, la volta crolla sulla sua auto lasciandolo intrappolato nel cuore della montagna. Grazie al suo cellulare, riesce a contattare il mondo esterno, in cui sua moglie Se-hyiun (Bae Doo-na) e il capo delle squadre di soccorso Dae-kyung (Oh Dal-su) cercano disperatamente di trovare una soluzione ad una situazione davvero disperata.

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Buona visione.

lunedì 1 gennaio 2018

Coin Locker Girl

Care orfanelle, 
il film con cui inauguriamo questo nuovo anno è del 2015, per la regia di Han Jun-hee. Giovanissimo (classe 1985) con tanta gavetta alle spalle, si ritrova a fronteggiare la sua prima produzione importante ed una sfida molto impegnativa: girare un Gangster/Thriller tutto al femminile.
Per riuscirci ambienta la storia nella Chinatown di Incheon, un angolo all'estremo nord della Corea del Sud vicino a Seul.
Lì, tra l'aeroporto internazionale e gli scali commerciali di uno dei porti più grandi di tutta l'Asia, tutto sembra essere in vendita e non c'è morale che non si possa comprare con la giusta somma.

Se qualcuno nascesse e crescesse in un ambiente simile, sarebbe certamente un mostro senza cuore.
Se il valore di una vita fosse stampata in cifre sul registro di un creditore, non ci sarebbe posto per l'amore.

Al botteghino nazionale sfonda il tetto dei 10 milioni di dollari.
Presentato per la prima volta a Cannes, ottiene molti premi nei festival asiatici e vince come miglior film la sezione Generator 18+ alla 45esima edizione dell'italianissimo Giffoni Film Festival.

Kim Hye-soo interpreta il capo di una grossa compagnia criminale. Ce la ricordiamo in The Red Shoes.

Kim Go-eun mattatrice assoluta della pellicola, conferma di essere una grande interprete, capace di apparire dolce e spietata. Ce la ricordiamo per Monster e se volete la trovate su Netflix con il suo primo successo A Muse con il titolo alternativo Eungyo.

Una traduzione a cura del nostro nuovo traduttore Baekho a cui come sempre dedichiamo il nostro applauso virtuale e la consueta vagonata d'amore!

TRAMA: Una neonata viene abbandonata in un armadietto a gettone della metropolitana. Passa di mano in mano fino ad essere "adottata" da una donna nota a tutti come Mamma (Kim Hye-soo), che la cresce e la rende il più spietato dei suoi aguzzini. Recupero crediti, pestaggi, espianto di organi, non c'è niente che Il-young (Kim Go-eun) non sia disposta a fare. Almeno finché non bussa alla porta del bel Park Seok-hyun (Park Bo-gum)...

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Buona visione.