venerdì 30 dicembre 2016

The Handmaiden

Cari camerieri,
per chiudere in bellezza questo 2016, vi proponiamo nientemeno che l'ultimo film dell'acclamatissimo regista Park Chan-wook, già stranoto in questo blog per opere come JSA, Thirst, I'm a cyborg but that's ok e la Trilogia della vendetta.
Reduce dalla (dis)avventura hollywoodiana, il prode Park torna in Corea e mette in piedi una produzione imponente. Se il suo Stoker è costato 12 milioni di dollari, assestandosi nell'area confortevole delle produzioni low-budget per gli standard di Hollywood, con The handmaiden si stima che abbia speso l'equivalente di 8,8 milioni, cifra capace di far tremare le casse più ristrette dei produttori coreani, ma ripagata senza problemi con un incasso che supera abbondantemente i 35 milioni.

La resa sullo schermo è completamente diversa. Se in Stoker la mano di questo regista poliedrico risultava soffocata da una pesante patina dettata da standard e codifiche imposte da produttori maniaci del controllo, la libertà d'azione in The Handmaiden è totale. La sceneggiatura prende spunto dal romanzo Fingersmith della scrittrice gallese Sarah Waters. Originariamente ambientati in epoca vittoriana, gli eventi narrati in questo film vengono spostati nello spazio e nel tempo, approdando nella Corea occupata dal Giappone tra il 1910 e la fine della seconda guerra mondiale.

I costumi, le ambientazioni, in particolare la villa dentro la quale si svolgono la maggior parte delle scene, hanno un impatto visivo che lascia senza fiato. In onore del romanzo originale, l'architettura è un ibrido tra epoca vittoriana e sfarzosi palazzi giapponesi di stile imperiale. I personaggi sono così sfaccettati che a volte è difficile seguirne le evoluzioni, tra flashback e colpi di scena. Come sempre, è difficile inquadrare l'opera in un genere. Si tratta di un Thriller psicologico, ma anche di un Erotico (V.M. 18) e di un Drammatico.

Esteticamente è senza dubbio un capolavoro. Ogni scena è un piacere per gli occhi. Ogni luce è curata nei minimi dettagli. Potete mettere in pausa in qualsiasi momento e QUEL fotogramma sarà un capolavoro!

La trama pullula di riferimenti per quelle che sono le ossessioni del regista. C'è una famiglia disfunzionale, il germe della follia, l'amore per il grottesco, il tutto supportato da un cast eccezionale:

Kim Tae-ri, modella e cantante al suo debutto come attrice, fa incetta di premi nei festival coreani. Il suo viso è molto caratteristico: mento appuntito, carnagione scura, molta coreanità negli occhi e negli zigomi. Per lei il personaggio più complicato: la bella cameriera che cerca di non tradire troppo le sue nobili origini, mentre cerca di non tradire il suo mandante senza scrupoli, mentre cerca di non tradire il suo cuore, mentre cerca... ci siamo capiti, no?

Kim Min-hee, modella e attrice televisiva e cinematografica (che presto vedremo diretta da Hong Sang-soo), è la giovane ereditiera repressa e isterica. Uno dei personaggi più inquietanti della storia!

Ha Jung-woo, che non ha bisogno di presentazioni dopo i ruoli in Time e Breath di Kim Ki-duk, ma anche in The Chaser, Yellow Sea, Come rain come shine e Nameless gangster. Per lui il personaggio del perfido conte Fujiwara.

Moon So-ri, che non ha bisogno di presentazioni dopo titoli come  Peppermint Candy, Oasis, A good Lawyer's wife e An Ethic's lesson. Lei è la compagna dell'inquietante zio Kouzuki. Donna di pietra, quasi un manichino nelle mani di uno squilibrato. Se c'è qualcuno dentro di lei, si nasconde in un angolino buio.

I sottotitoli sono opera di InvisibleCervo, nome nuovo in questa pagina e in tutto il panorama di quei santi che ogni giorno si prendono la briga di tradurre per noi appassionati i film più belli per permetterci di vederli o di goderceli al meglio. Un grazie di cuore a nome di tutti e l'augurio che sia il primo di una lunga serie!

TRAMA: Sook-hee (Kim Tae-ri) è la nuova cameriera della signorina Hideko (Kim Min-hee), ricca ereditiera piena di paure. Ma Sook-hee è anche l'infiltrata per conto di un uomo senza scrupoli che si fa chiamare conte Fujiwara che ha tramato un piano diabolico per impadronirsi delle sue ricchezze. Intanto nella biblioteca lo zio Kouzuki (Cho Jin-woong) e la sua compagna (Moon So-ri), allietano le serate dei signorotti locali con le letture (e spesso le rappresentazioni) della sua imponente collezione di letteratura erotica antica...

Presto disponibile in DVD
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub!
Buona visione!

venerdì 14 ottobre 2016

Train to Busan

Cari zombie, 
il film di oggi è del 2016, per la regia di Yeon Sang-ho. Si tratta di un horror a base di zombie, filone quantomai inflazionato in questi ultimi anni, specialmente nella sua variante apocalittica, quella cioè che racconta il passaggio da una società contemporanea civile ed organizzata, ad un'inferno di creature idrofobe e urlanti, senza più regole nè sentimenti. Un modo per parlare di paure, ma anche per criticare la società che si gioca a smontare e destrutturare fino a farne emergere il marcio.

Sorpresa a Cannes in primavera, record d'incassi in estate, pioggia di consensi adesso in autunno da parte del pubblico di praticamente tutto il mondo.

Un cast ricchissimo vede di nuovo insieme Gong Yoo e Jung Yu-mi, dopo Silenced (tradotto per noi da ela).
Ma Dong-seok lo ricorderete per Pained (tradotto per noi da DeepWhite999), Nameless Gangster (tradotto per noi da Scodazzi), The neighbor (tradotto per noi da Daesdemona), New World (tradotto per noi da Daesdemona, Cianolol, DeepWhite999 e ela), One on One (tradotto per noi da Daesdemona, DeepWhite999 e ela), The Royal Tailor (tradotto per noi da ela).
Kim Su-an (la bambina) l'abbiamo già vista in Hide and Seek (tradotto per noi da Daesdemona, DeepWhite999 e ela).

Dopo un'introduzione scarna ed elegante, la scena si sposta dentro un treno ultramoderno. Non sarà uno Snowpiercer, ma i treni sono sempre un teatro anomalo e affascinante. Scappare su un treno è quasi impossibile. Ma anche essere circondati è impossibile. Con una grande maestria, il regista vince la sfida di ambientare la maggior parte delle scene dentro gli spazi angusti dei vagoni, senza per questo temporeggiare o perdere il ritmo. Qualche esagerazione tipica del genere e forse qualche occasione persa per far saltare sulla sedia lo spettatore, ma nel complesso un film per tutte le sale.
In due ore che volano velocissime, si ride, si piange, si rimane con il fiato sospeso.

Un'altra traduzione del nostro profumatissimo DeepWhite999!

TRAMA: Seok-woo (Gong Yoo), è un uomo d'affari in carriera che sta trascurando la sua famiglia per il lavoro. Sua figlia Soo-an (Kim Su-an) lo costringe a mantenere una promessa fatta ed accompagnarla in treno fino a Busan, dove vive sua madre. Ma una strana infezione sta cambiano per sempre il mondo così come lo conosciamo e questo sogno idilliaco di riunire la famiglia potrebbe non essere così facile da realizzare...

Non ancora disponibile in DVD
Sottotitoli presto disponibili nel nostro fansub!
Buona visione! 

venerdì 22 luglio 2016

Take Off

Cari sciatori, 
il film che vi presentiamo oggi è del 2009, scritto e diretto da Kim Yong-hwa. Un grande successo di critica che ha sbancato il botteghino con i suoi 8,4 milioni di biglietti staccati, secondo per quell'anno solo a Tidal Wave.

Come spesso capita con i film coreani, è impossibile inquadrarlo in un genere preciso. Da una prima occhiata alle locandine e alle scene scelte per i trailer, sembra un film comico leggero e divertente, forse troppo improntato ad un mercato esclusivamente locale e quindi poco fruibile all'estero.
Ma non fatevi ingannare!

L'inizio ricorda una commedia brillante alla How to use guys with secret tips, ma poi la trama si complica, i personaggi prendono spessore, tutto si trasforma in un crescendo di emozioni, parentesi comiche e momenti estremamente drammatici.

Nel ruolo del protagonista troviamo Ha Jung-woo, che ricorderete per capolavori del calibro di The Berlin file, Nameless Gangster (tradotto per noi da Scodazzi), Come rain come shine (tradotto per noi da DeepWhite999 e Mac Guffin), The yellow sea, The chaser, Breath e Time di Kim Ki-duk.

Dentro c'è un po' di tutto: dalla lotta per il miglioramento personale, a una velata ironia sul patriottismo, all'elogio dell'amicizia, fino al dramma dei KAD.

Il fattore dominante è senza dubbio l'aspetto sportivo del film, dal momento che la squadra di cui si parla è esistita davvero (ed esiste tutt'ora). Con un numero di componenti minimo indispensabile, un solo sponsor e l'indifferenza di tutta la nazione che rappresentava, ha fatto faville alle olimpiadi del 1998 nella disciplina del Salto con gli sci (Sky Jumping). Uno sport improbabile per i coreani, un po' come se i giamaicani avessero una squadra nazionale di bob (Ooops!). Dopo questo film, l'attenzione del pubblico per questo sport e le vicende della Nazionale, sono cresciuti esponenzialmente, al punto che ai veri atleti è stato chiesto un parere sul film. Loro si sono dichiarati molto soddisfatti dall'attenzione ricevuta, ma tengono a precisare che nella vita reale, tutti gli atleti praticavano questo sport fin da bambini e che la squadra non è mai stata così raffazzonata come viene presentata. Il regista in un'altra intervista ha precisato che la storia si è solo ispirata ai fatti e che non era assolutamente nelle sue intenzioni di realizzare un documentario. Nonostante ciò, la maggior parte dei coreani crede ancora che Cha Heon-tae sia stato adottato da una famiglia americana e quando intervistano l'allenatore Kim, gli chiedono notizie della sua bellissima figlia che lo fa disperare!

Per la sfilza di premi e nomination ricevuti, vi rimando alla pagina wikipedia perché sono davvero troppi!

Un'altra traduzione a cura del nostro instancabile Caprenne, che si è innamorato a prima vista di questa pellicola e non vedeva l'ora di condividerla con noi.

TRAMA: Cha Heon-tae (Ha Jung-woo) è un giovane coreano adottato da bambino da una famiglia americana. Tornato in patria alla ricerca dei suoi genitori, viene intercettato dall'allenatore Bang perché in America ha praticato per anni la disciplina dello Sky Jumping. Il sogno dell'allenatore Bang è quello di formare una squadra nazionale per partecipare alle Olimpiadi invernali di Nagano, in Giappone del 1998. Deriso da tutti, senza soldi e strutture in cui allenarsi, l'allenatore visionario mette insieme un manipolo di perdenti male assortiti e cerca di farne dei campioni...

Disponibile su Amazon in Bluray sub ENG
Sottotitoli presto disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.


venerdì 8 aprile 2016

Hwayi: a monster boy

Cari mostriciattoli, 
il film che vi proponiamo oggi è del 2013, diretto da Jang Jun-hwan, regista già noto su queste pagine per quel piccolo capolavoro intitolato Save The Green Planet. Un ritorno dietro la macchina da presa che ha richiesto ben dieci anni, ma che è stato premiato da una platea entusiasta e sconfinata. 1,2 milioni di biglietti staccati nella prima settimana di proiezione, per un incasso totale equivalente a quasi 16,4 miliardi di dollari.

Un cast d'eccezione ha prestato il volto a una famiglia atipica di malavitosi professionisti:

Il protagonista Yeo Jin-goo, che ricorderete nei flashback di Antique (tradotto per noi da ela) e A Frozen Flower (tradotto per noi da ela) rastrella premi come miglior attore emergente in tutti i festival asiatici. Classe '97, faccia da bravo ragazzo, ho impressione che ne sentiremo parlare spesso in futuro!

Kim Yun-seok non ha bisogno di presentazioni, basti ricordare il detective protagonista di The Chaser o il boss venditore di cani in The Yellow Sea. Con il suo faccione simpatico, ma il suo sguardo di ghiaccio, genera emozioni contrastanti ed è perfetto in questo ruolo di padre severo (a volte un po' sadico!) ma giusto. Interpreta Seok-tae, il leader carismatico della banda.

Jang Hyun-sung, già su queste pagine per Real Fiction e Shiri. Interpreta Jin-sung, la mente del gruppo.

Cho Jin-woong, che ricorderete come detective in Perfect number (tradotto per noi da ela), An Ethic Lesson (tradotto per noi da Scodazzi), Nameless Gangster (tradotto per noi da Scodazzi) e A Dirty Carnival (tradotto per noi da ela), interpreta Ki-tae, esperto di guida e spesso troppo sentimentale.

Kim Sung-kyun, che ricorderete per aver interpretato il serial killer in The Neighbor (tradotto per noi da Daesdemona) e anche lui in Nameless Gangster (tradotto per noi da Scodazzi), interpreta Dong-bum esperto di arti marziali e mentalmente instabile. Il suo sorriso fa venire i brividi!

Park Hae-joon interpreta Bum-soo, l'esperto di armi da fuoco.

Nomination a Park Ju-seok per miglior sceneggiatura originale al Blue Dragon e premio per la miglior colonna sonora per Mowg, già autore della colonna sonora di I Saw the Devil, Masquerade e Silenced.

Un Thriller adrenalinico dalla prima all'ultima inquadratura, con scene di lotta impeccabili, inseguimenti e fughe in auto da far impallidire una produzione americana, il tutto condito con una buona dose di ironia e un certo gusto per la tragedia.

C'è una bella storia d'amore che sboccia tra il protagonista e una bella coetanea, c'è una famiglia "naturale" e una famiglia con cinque padri (che se lo scoprono qui in Italia ci fanno un Family Day apposta!), c'è un mostro in CGI che si aggira in un seminterrato...

Insomma, siamo sicuri che sarà un regalo particolarmente gradito!

Il produttore, Lee Jung-dong, capo della Now Film, si è già venduto i diritti agli americani per un remake che sarà diretto da Frida Torresblanco.

Alle traduzioni torna la nostra impagabile ela, che ha dato voce e naturalezza a questa strana famiglia. Come al solito non abbiamo abbastanza parole per ringraziarla a sufficienza!

TRAMA: Hwayi (Yeo Jin-goo) è un ragazzino adolescente che vive e lavora in un vivaio insieme ad una famiglia composta da cinque padri. Fiori e piante sono solo una copertura per i loro loschi affari. Infatti dietro l'apparenza innocua, in quel vivaio di periferia si nasconde la banda degli Day Breakers, feroci sicari al soldo della mafia e della politica. Hwayi è un esperto di lotta, scasso, guida acrobatica, tiro di precisione con armi convenzionali e non. Un killer perfetto, che tuttavia sta per scoprire qualcosa che gli sconvolgerà la vita...

Disponibile su Amazon in STREAMING, NOLEGGIO e DOWNLOAD sub ENG
Sottotitoli in italiano disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.

giovedì 3 marzo 2016

For Horowitz

Cari pianisti,
Il film che vi proponiamo oggi è del 2006, diretto da Kwon Hyung-jin, regista al suo secondo lungometraggio e per la prima volta su questo blog.

Girato a costo praticamente zero (con il contributo del canale televisivo MBC) in una provincia nell'estremo sud della penisola coreana, ha ottenuto un successo inaspettato, sfondando il tetto dell'equivalente di 2,5 milioni di dollari. Ha inoltre rastrellato nomination ai festival asiatici e vinto il premio come miglior regista esordiente al 44esimo Grand Bell Award e come miglior colonna sonora (assegnato al compositore Lee Byung-woo, già autore delle musiche di Two Sisters, The Host e Mother) al Korean Film Awalrd.

La musica la fa da padrona in tutta la pellicola, con lezioni di piano e concerti veri o sognati, che ci portano sulle note di Vladimir Horowitz (appunto), fino al Concerto per piano in Do minore (Op.18)  del grande Sergei Rachmaninoff, che dopo la visione del film avrete voglia di sentire per intero! Cosa che potrete fare, cliccando qui.

Un film di quelli che piacciono a noi, drammatico fino all'estremo, con momenti molto divertenti. La sua ambientazione provinciale gli regala un tocco di fascino, con il suo modo discreto di raccontare un mondo semplice e genuino, ma al contempo l'autore/regista non disdegna qualche frecciatina contro una società eccessivamente piramidale in cui una persona a cui manca un solido background difficilmente riesce ad emergere nonostante il suo talento.

E' il caso della bella protagonista Kim Ji-soo, interpretata da Uhm Jung-hwa (famosissima in patria come attrice, modella e cantante). Figlia di una famiglia di classe media, non abbastanza ricca da permettersi di studiare in accademie internazionali, finisce con l'aprirsi una piccola scuola di piano in un piccolo centro commerciale sperduto nel nulla e cercare di arrivare a fine mese suonando ai matrimoni.

Lei la ricorderete per Marriage is a crazy thing, del grande Yoo Ha e Seducing Mr. Perfect, girato appena un anno dopo. Salta subito all'occhio il fatto che quella che si racconta è un po' la storia personale dell'attrice. Figlia di un maestro di musica morto in un incidente in moto quando lei aveva appena 6 anni, ha studiato ed è riuscita ad emergere nonostante le gravi ristrettezze economiche che la sua famiglia ha dovuto affrontare. Una storia che le è stata cucita addosso e che proprio per questo si rivela ancora più viva e struggente.

Il protagonista maschile invece è il grande Park Yong-woo, abile trasformista che abbiamo visto in Shiri e Papa e che vedremo presto in Hway: a monster boy.

Un'altra impeccabile traduzione del nostro Caprenne, che non ringrazieremo mai abbastanza.

TRAMA: Kim Ji-soo è una maestra di piano in una città di provincia. Le sue difficoltà a sbarcare il lunario sono amplificate dal fatto che non ha ancora un marito e dal suo rapporto turbolento con un orfano pestifero che bazzica il suo quartiere. Per via della sua spiccata sensibilità, la donna accetta di fornire ogni tanto un piatto caldo al bambino e - già che c'è - delle lezioni di piano. Sì, perché quel bambino pestifero ha del talento nascosto...

Disponibile su Amazon in DVD sub Eng.
Sottotitoli disponibili nel nostro Fansub!
Buona visione.

venerdì 1 gennaio 2016

Set me free

Cari liberati, 
il film che alleghiamo ai nostri sentiti auguri di buon Capodanno è del 2014. Ottimo esordio del regista Kim Tae-young, classe 87, con alle spalle (nonostante la sua giovane età), una bella gavetta di assistente regista, sceneggiatore e una decina di corti. Una carriera che sembra nascondere l'ansia profonda di chi ha un film importante nel cassetto.

Impossibile non pensare ad A brand new life di Ounie Lecomte. Intanto perché si tratta di una storia vera, la storia del regista, raccontata senza fronzoli, senza vittimismo, né egocentrismo. La scena si apre in un orfanotrofio cristiano gestito dalle suore, un tripudio di pareti grigie e porte dozzinali, bambini grigi in vestiti dozzinali, però improvvisamente la storia si ribalta. Non voglio dirvi altro, ma non è la solita storia del ragazzino che cerca di farsi adottare per tornare ad essere libero.

La libertà è il tema portante di questa storia, in tutte le sue infinite sfaccettature. Si può essere liberi di fare qualsiasi cosa ed avere una vita di rimpianti, si può avere una vita perfetta e sprecarla, oppure si può cercare un compromesso accettabile e cercare di raggiungerlo ad ogni costo.

Ringraziamo infinitamente il nostro inarrestabile Caprenne per questi attesissimi sottotitoli e speriamo che sia un nuovo anno prospero e pieno di soddisfazioni per tutti!

TRAMA: Jeon-jae è un ragazzino alle soglie della maggiore età che ha vissuto tutta l'infanzia in una casa famiglia, affidato ad una coppia di tutori. La sua improvvisa vocazione fa a pugni con le sue attitudini di bambino abituato all'arte di arrangiarsi, ma forse la sua carriera in seminario è una gabbia meno stretta di quella che lo aspetta quando diventerà maggiorenne e dovrà lasciare l'orfanotrofio...

Disponibile su YesAsia in DVD.
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.