venerdì 5 settembre 2014

One on One

Cari Kim Ki-dukers,
il film che vi presentiamo oggi è del 2014 e come tutti i film del maestro, generano un grande fervore nella nostra redazione. Si avvicina il nostro secondo compleanno e già a pochi mesi dall'apertura, la nostra scalata alla filmografia di Kim Ki-duk si era avviata praticamente da sola.

A costo di alcune notti in bianco, siamo stati i primi a pubblicare i sottotitoli per Pieta, siamo andati alla ricerca di capitoli dimenticati come Amen e nonostante la mancanza di dialoghi, abbiamo subbato quel poco che c'era da tradurre di Moebius. Fin dai tempi di The isle, il nostro amore incondizionato per questo regista era più che palese.

Col passare degli anni, la filmografia di Kim è diventata immensa, tanto da creare un mondo, con le sue immagini ricorrenti e il suo linguaggio. Proprio il metalinguaggio dell'universo kimkidukiano è nell'occhio del ciclone per gli ultimi controversi lavori. Dopo lo scivolone di Dream e prima dell'uscita di Arirang, il regista si ritira in meditazione e l'uomo che scende dalle colline, non è lo stesso che è salito. I suoi templi galleggianti nel nulla, sono storia passata. Il suo monaco perfetto, rappresentazione del superuomo costretto a spettatore della sua stessa vita deragliata e corrotta dal desiderio e dall'avidità, diventa in carne ed ossa. Una svolta spirituale che non ha divinità né riti, ma solo un accorato invito alla rinuncia dei beni terreni, per ritrovare sé stessi in un rinnovato amore per il mondo e per l'umanità.

La parola d'ordine quando si parla di Kim, è violenza. Mentiremmo se non ammettessimo che la prima visione dei suoi film, la si fa sempre con il cuore in gola. Negli anni, i suoi film hanno sdoganato stupri, incesto, evirazione, cannibalismo. Non sai mai cosa aspettarti. Non hai idea di cosa ti farà saltare sulla sedia la prossima volta. Ma questo del "tutto può accadere" è solo il lato divertente. In questo film è più chiaro che mai, perché a una prima visione, la trama sembra un po' pasticciata e un senso di confusione ci assale, ma guardandolo con più attenzione, ci si rende conto che racconta due storie distinte, intrecciate tra loro in modo indissolubile.

Nella prima, il protagonista è Ma Dong-seok. Vi ricorderete di lui per Pained, tradotto per noi da DeepWhite999, Nameless Gangster, tradotto per noi da scodazzi, The neighbor, tradotto per noi da Daesdemona, e New World, tradotto per noi da CIANOLOL, Daesdemona, DeepWhite999 e ela.
Lui è il capo degli Shadows, un gruppo di sovversivi violenti che cambiano volto dopo ogni operazione, per non farsi riconoscere. Catturano uomini potenti e li sottopongono a processi sommari, spesso accompagnati da efferate torture. Il loro, per quanto sia incredibile, è un piano per salvare il mondo.

La storia parallela ha come protagonista Kim Young-min, che ricorderete come il discepolo adulto di Spring, Summer, Fall, Winter... and Spring, sempre di Kim Ki-duk. La sensazione di deja-vu avuta sul finale di Moebius o il monaco che passa quasi per caso in Pieta, richiamano con forza quel monaco fuggito dal suo tempio galleggiante e partito per il mondo a cercare la sua vita, ma che finisce per perdersi in essa, risucchiato dal suo lato umano e quindi animalesco, egoista, violento. Lui è l'uomo perfetto, capace di dominare la mente e lo spirito, che sceglie di vivere l'ebbrezza di una vita normale. Un punto di vista che condanna gli atteggiamenti, ma ci tiene a ricordare che l'umanità, come idea di base, è una cosa bellissima ed ogni errore è reversibile.
A questo angelo caduto, il regista assegna ben 8 personaggi, spesso difficili da individuare. Con un gioco di travestimenti, Young-min spunta come esecutore di quell'omicidio-peccato originale, che lo farà cadere come prima "vittima" nelle mani degli Shadows. Parallelamente, nelle vesti di un cliente arrogante, di un capo esigente, di un fratello tiranno, di un marito violento, di un esattore spietato e di un truffatore senza scrupoli, aizza i sei componenti degli Shadows contro sé stesso. L'ultimo personaggio è proprio il monaco. Quel suo alter ego che arriva da 10 anni fa e che sembra senza emozioni, staccato dal mondo. Un osservatore puro, ormai libero dalle catene dei suoi desideri.

Il film è stato presentato nei giorni scorsi, alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia, come film d'apertura della Giornata degli Autori.
Sarà distribuito in tutti i cinema d'Italia nei prossimi mesi, grazie alla Fil Rouge Media, sia sottotitolato, che con un doppiaggio che a definirlo agghiacciante gli si fa un complimento.

TRAMA: Oh Min-ju è una ragazzina che viene brutalmente uccisa mentre torna da scuola. L'omicidio viene rapidamente insabbiato, perché dietro ci sono, tra esecutori e mandanti, sette uomini molto potenti. La storia finirebbe qui, se non fosse che altri sette uomini di una compagnia paramilitare, se non terrorista, cattura e tortura in modo efferato le persone coinvolte in questo omicidio, trasformandole da carnefici in vittime. Una spirale di violenza e terrore che presto risucchia ogni persona coinvolta...

Presto disponibile in DVD
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.