lunedì 30 dicembre 2013

Beyond the years

Cari cantanti pansori,
il film che vi proponiamo oggi è del 2007 ed è stato il centesimo film di Im Kwon-taek, regista che conosciamo già dal post su Painted fire.

La storia è tratta da un romanzo breve dello scrittore coreano Yi Chong-jun, scomparso nel 2008 per un cancro ai polmoni all'età di 68 anni, già autore di Seopyenje e del romanzo da cui è stato tratto Secret Sunshine di Lee Chang-dong.

Quello dei cantanti pansori è una specie di ossessione per il regista, tanto da essere considerato il principale promotore del rinnovato interesse per questo genere nei tempi moderni. Infatti torna sull'argomento nel 2000 con Chunhyang e prima ancora nel 1993 con Seopyeonje. Il caso di quest'ultimo titolo è emblematico, perché Beyond the years è praticamente il remake informale di Seopyeonje. Ne riprende le tematiche e l'impianto narrativo, con la forza di una regia che ha sulle spalle l'esperienza di 100 film, ma non incontra il favore del pubblico che in Corea snobba le proiezioni impedendogli di arrivare al milione di dollari d'incasso. Praticamente un flop in patria!
Seopyeonje invece, nonostante la distribuzione zoppicante perché al tempo era stato sottovalutato, ha sbancato tutti i botteghini, ha rastrellato decine di premi nei festival asiatici ed europei e ha fatto staccare oltre un milione di biglietti, sgretolando ogni record di vendita nel 1993.

Dopo aver diretto il grande Choy Min-sik in Painted fire, questa volta lavora con il grande Cho jae-hyun, attore-feticcio di Kim Ki-duk, che dà prova (qualora ce ne fosse bisogno!) di avere un talento innato a prescindere dal regista.

A questo punto vi starete chiedendo se abbia senso guardare un film che è quasi un musical, cantato in un genere tradizionale di cui non sappiamo nulla. La risposta è sì, perchè Beyond the years è prima di tutto una storia d'amore per la musica e per la vita, per una donna irragiungibile e per il tempo che passa inesorabile sulle vite di ognuno di noi, sul nostro mondo e su quello che facciamo per renderlo un posto migliore.

Molto suggestive le ambientazioni, i villaggi ricostruiti con estrema cura per i dettagli, i costumi d'epoca e le usanze cerimoniose. Inoltre c'è l'accostamento un po' morboso tra il presente grigio e un passato che fino a 50 anni fa, sembrava fossilizzato da millenni addietro. Un modo di vivere in armonia con l'ambiente, che si contrappone con un presente in cui in nome del progresso, si sacrificano il territorio, le tradizioni e le persone.

TRAMA: Il film si apre su una cittadina di provincia, in cui un Cho jae-hyun anziano e un po' triste, salta giù da una corriera per tornare nei luoghi della sua infanzia e con la memoria ricorda il lontano 1956, quando con la sua sorellastra girava il mondo al seguito del suo maestro di canto pansori che li aveva adottati...

Disponibile su Amazon in DVD full ITA.
Buona visione.

sabato 21 dicembre 2013

My mother the mermaid

Care sirenette, 
il film di oggi è del 2004, diretto da Park Heung-shik, sceneggiatore e regista, inizia la sua carriera nel 2001, dopo una gavetta che l'ha visto assistente, tra gli altri, di Hur Jin-ho durante le riprese di Christmas in August.
Questo simpatico siparietto melodrammatico, ci regala una splendida doppia Jeon Do-yeon, che ricorderete per Untold scandal, Secret Sunshine, ma soprattutto per The housemaid.
Inoltre ha il fascino di un tuffo nel passato di un'antica Corea insulare, in cui la popolazione festeggiava l'arrivo della prima corriera e in questo tripudio di vite semplici e antiche tradizioni, qualcuno trova l'amore, e qualcun altro scopre che questo amore ha mille forme e non sempre è facile capire che anche la fiamma più fioca, arde ancora di quella scintilla primordiale che l'ha generata.
Un film dolcissimo, con guizzi di genio e trovate narrative che lo elevano da semplice commedia romantica. Ottima la scelta dei personaggi e la ricostruzione degli abiti tradizionali delle pescatrici in apnea, che come sirene scandagliavano i fondali rocciosi alla ricerca di ostriche e conchiglie. Il gesto dell'immersione è il simbolo di quello che succede alla protagonista, che spingendosi a cercare suo padre nei luoghi della sua giovinezza, si ritrova intrappolata nel passato e ospitata da sua madre quando aveva la sua stessa età. Senza farsi troppe domande, la ragazza assiste al corteggiamento di suo padre per conquistare il cuore di sua madre. Il tutto accade senza scadere nel facile buonismo, anche se spesso il tono tende al melodramma.
Si sente una certa nostalgia per i bei tempi andati e si condanna una società presente un po' troppo spietata, in cui un cuore puro e troppo generoso è destinato a soccombere.

TRAMA: Na-young è una ragazza di città. Per colpa dell'ingenuità di suo padre, la sua famiglia è in ristrettezze economiche. Lei è costretta ad abbandonare gli studi e ad andare a lavorare nell'ufficio postale in cui è impiegato anche il padre. Sua madre passa le giornate ad inveire contro il marito e quando questo alla fine sparisce nel nulla, la figlia lo va a cercare nell'isola sperduta in cui lui e sua madre si sono conosciuti ed amati. Non viaggia solo nello spazio, ma anche nel tempo, ritrovandosi intrappolata nella Corea di vent'anni fa, in cui sua madre aveva la sua età ed era una sirena...

Disponibile su Amazon in DVD sub ENG.
Buona visione.

mercoledì 11 dicembre 2013

Woman is the future of man

Cari amci di Hong, 
il film di oggi è del 2004 ed è il quarto film diretto da Hong Sang-soo che vi proponiamo, nonché il quinto della sua filmografia. Finanziato da due compagnie coreane e da una francese (MK2), ha racimolato l'equivalente di 1,3 milioni di dollari che non è chiaro come siano stati spesi. Inizia la distribuzione e in Korea non se lo fila nessuno, incassa 11 mila dollari negli Stati Uniti e 235 mila in Francia. Però è sugli schermi di tutti i festival del cinema.
Nel cast troviamo:
Yoo Ji-tae, viso perfetto, sorriso sornione, sarà il doppio protagonista di Secret love, ma anche nel cast di Oldboy di Park Chan-wook solo un anno prima e di Antarctic Journal l'anno dopo.
Kim Tae-woo era nel cast di JSA e di The coast Guard, nonché protagonista di Hypnotized e del primo film di Hong che vi abbiamo proposto: Woman on the beach.
Sung Hyun-ah che ricorderete nel ruolo di protagonista in Lover e in Time di Kim Ki-duk.

La trama è sempre la stessa, ma come sempre quando si guardano i film di Hong, la somma è maggiore delle singole parti. Vita quotidiana, carriere mai decollate, storie d'amore in cui ci si aspetta, poi ci si dimentica chi si stava aspettando, poi si fa un viaggio in una località marittima...

I dialoghi sono scarsi e poco sensati, ma l'atmosfera dorata e un po' decadente ti tiene attaccato allo schermo fino alla fine. Forse è un effetto che fa solo a noi occidentali. Si rimane a bocca aperta a vedere i loro bar arredati con cura, immersi nella luce candida della tarda mattinata invernale, oppure le case con i divani alti su cui nessuno si siede e i tavolini di legno bassi, ingombri di bottiglie di soju vuote. Le figure femminili riflettono tutte le fobie e le fissazioni del regista, con il loro essere eteree e filiformi, ma mai protagoniste della loro sessualità, anzi, spesso vittime. Non solo quando il sesso gli viene imposto con la forza, ma soprattutto quando davanti ad una proposta piccante o a una scusa che sta in piedi a malapena, non riescono a trovare una motivazione per non farlo. I legami sono così fragili e i desideri mai ricambiati. Personaggi tristi si muovono alla cieca, saltando da un letto all'altro. Affamati d'amore, anche fisico.

TRAMA: Mun-ho (Yoo Ji-tae) è un'insegnante d'arte e Hyeon-gon (Kim Tae-woo) è un regista che ha studiato negli Stati Uniti. Quando si incontrano dopo tanto tempo, organizzano una rimpatriata con la ex fidanzata del regista (Sung Hyun-ha) che dopo la sua partenza ha frequentato anche l'amico. I due intraprendono un viaggio a Puchon, in cui l'idilliaco incontro farà riaffiorare vecchi rancori...

Disponibile su Amazon in DVD sub ENG.
Buona visione.

giovedì 5 dicembre 2013

Hindsight

Cari consapevoli, 
il film che vi vogliamo proporre stasera è del 2011 e segna il ritorno su queste pagine e al cinema di quel brutto ceffo di Lee Hyung-seung, già noto a queste pagine per quel piccolo capolavoro che era Il mare. Dopo aver fatto sognare il pubblico con le sue atmosfere raffinate ed eleganti, dopo aver diretto Gianna Jun prima che My sassy girl la trasformasse in un'icona del cinema, dopo aver regalato ai produttori una vagonata di soldi con il successo di una pellicola girata a costo praticamente nullo e poi con la vendita milionaria dei diritti per farne un remake hollywoodiano con Keanu Reeves e Sandra Bullock, lui che fa? Si ritira!

Ebbene sì, si toglie dai piedi per ben dieci anni. I produttori gli suonano a casa la domenica mattina, con le paste e i thermos di caffè e già che ci sono, si portano dietro valigette di soldi in banconote di piccolo taglio non segnate e risme su risme di carta bianca e gli dicono: fai quello che vuoi. E lui infatti fa esattamente quello che vuole.

Quando decide di tornare dietro alla telecamera, non ha niente da dimostrare. Chiede e ottiene Song Kang-ho, che nel mentre è diventato l'attore coreano più amato in oriente e in in occidente. Gira una storia che ha pensato nei minimi dettagli. Ogni inquadratura è un capolavoro estetico. Ogni scelta cromatica è studiata per sottolineare l'emozione dei personaggi. La telecamera si muove leggera, come se planasse ai margini della scena e discretamente va alla ricerca della perfezione. E' un continuo susseguirsi di virtuosismi, dalle scene di vita quotidiana a rapidissime scene di lotta corpo a corpo, dalle sparatorie ad inseguimenti mozzafiato in auto.

Hindsight è il senno di poi, locuzione nominale che indica la consapevolezza tardiva di come sarebbe stato meglio agire. Tutto del film cerca la ciclicità, iniziando con quella scena finale incredibile in cui tutto crolla e non ci si spiega come si arriverà a tanto. Song come sempre è un attore strepitoso, il suo personaggio è in bilico tra Leon e un Humbert un po' patetico che sbava dietro la sua Lolita. Accompagnato dall'eco di glorie passate come mafioso leggendario, Doo-hun cerca una vita tranquilla, in cui poter godere delle cose più semplici e nel farlo, rinuncia consapevolmente al suo carisma, all'eleganza della sua vita passata, cerca un nuovo inizio con umiltà e dedizione e ci strappa più di un sorriso con la sua goffaggine, che in un attimo scompare quando le cose precipitano...

Un'altra splendida traduzione di ela per la nostra pagina!

TRAMA: Doo-hun è un ex gangster che cerca di uscire dal giro e aprirsi un ristorante. Il suo capo però viene investito da un auto e in punto di morte lo nomina suo successore. Intanto al corso di cucina, tra lui e la bellissima Se-bin, una ragazza con la metà dei suoi anni, sembra stia nascendo qualcosa, ma alcuni strozzini minacciano la coinquilina della ragazza e in cambio del debito le chiedono...

Disponibile su Amazon in DVD sub ENG
Scarica i sottotitoli ITA by ela per FCI.
Buona visione.

lunedì 2 dicembre 2013

The foul king

Cari wrestler,
il film di oggi è del 2000 e riporta su queste pagine una coppia di personaggi che ci sono particolarmente cari: Kim Ji-won e Song Kang-ho. Il primo è il regista di questa pellicola, di cui abbiamo presentato il film d'esordio solo qualche post fa: The quiet family. Nel suo secondo lavoro ha voluto tenere quel giovanotto dall'aspetto simpatico che risponde al nome di Song Kang-ho e che conosciamo per... insomma, metà della nostra filmografia!
Tornano i simpatici turbamenti delle persone semplici, impegnate in vite qualunque, che senza il minimo qualunquismo rappresentano l'ossessione primordiale del regista coreano più amato in occidente.
Una storia che si scrive da sola, seguendo le gesta di un giovanotto ingenuo al lavoro, dove è un impiegato poco efficiente, preso di mira dai superiori e dai colleghi, poi c'è la vita in famiglia di questo bambinone considerato un incapace e in fine il mondo fatato dello sport, il sogno che diventa realtà di calcare il ring indossando una maschera sgargiante e magari alla fine scoprire che lo spettacolo visto da dietro le quinte è meno spettacolare, che il re del wrestling è anche il re degli imbroglioni, ma avere dentro di sé tanto entusiasmo da trovarlo comunque divertente. Non perché sia meglio interpretare una parodia coreografata della vita, ma per poter dire di aver scelto la propria strada e di percorrerla fino in fondo.
Consigliato ai fan di Kim, a quelli di Song e agli amanti delle commedie simpatiche, divertenti, ma soprattutto delicate e mai banali.

TRAMA: Dae-ho è un giovane appassionato di wrestling. Quando il lavoro e la famiglia lo fanno sentire un fallito, decide di dedicarsi al suo sport preferito. Indossa la sua maschera e inizia
il duro allenamento per diventare un onesto lottatore di wrestling: il re degli imbroglioni!

Disponibile su Amazon in DVD sub ENG.
Buona visione.