domenica 17 novembre 2013

The loner

Cari hikikomori, 
il film di oggi è del 2008 scritto e diretto da Park Jae-sik. Anche noto come Wetoli, Orphaned e Hikikomori, ha i mille titoli dei film che sono finiti in flop: solo 400 mila dollari al botteghino. Anche il profilo del regista su Hancinema e Asianwiki tradisce una certa indifferenza. Su wikipedia nemmeno c'è!
Eppure questo filmetto è un piccolo capolavoro k-horror e ha tutti i numeri per avere successo, almeno in occidente. Soprattutto perchè si affronta il fenomeno degli hikikomori, sindrome sempre più popolare in Asia, ma che sembra destinata a espandersi in tutto il mondo. Ne abbiamo sentito parlare per la prima volta in Castaway on the Moon.

Nel complesso si tratta di un chiaro omaggio a A tale of two sisters di Kim Ji-won, con scene dettate dal genere, ma anche elementi di grande eleganza e un'attenzione morbosa per i dettagli, che si contrappone a un girato volutamente low-fi.
Altro punto in comune con il film di kim, è la colonna sonora, curata anche in questo caso da Lee Byung-woo, che ci regala un altro dei suoi valzer suggestivi e drammatici.
Il plot claustrofobico imponeva una scenografia molto curata e la produzione ha investito un terzo del tempo previsto per il girato (3 mesi) e del budget (presumibilmente intorno al milione di dollari), per creare in studio l'intera villa in cui è ambientato il film. La fotografia di ogni scena è coerente con l'ambiente in cui si svolge e l'effetto è simile ai videogiochi. Man mano che il film prosegue, anche i personaggi sembrano combattere contro l'inerzia di quelle ambientazioni. La sala da pranzo fredda ed esageratamente sfarzosa, è il regno della nonna, sempre vestita in abiti tradizionali e sempre attenta all'apparenza. Il giardino d'inverno, coperto come una serra, è un luogo di passaggio e contrasti ed è lì che i personaggi si inseguono e si combattono. Lo studio di Se-jin è un trionfo di cuoio scuro e luci soffuse in un ambiente testosteronico. La stanza di Soo-na è carina, ma un po' infantile, poi si trasforma nella tana di un animale selvatico. Il corridoio, buio e un po' opprimente, diventa il confine tra la stanza della Soo-na hikikomori e gli altri personaggi e a momenti sembra diventare gigantesco, quando la nonna lo percorre claudicante  o quando il padre si siede davanti alla porta o impugna una mazza da golf (casualmente un ferro3).

Esistono dei punti deboli nella trama, ma nel complesso è un film affascinante, che si regge su una sceneggiatura ben scritta, tratta temi e personaggi moderni e interessanti, dura 120 minuti che sembrano mezz'ora ed è ben girato, eppure non è piaciuto in patria e non ha trovato un buon distributore all'estero, cadendo nel dimenticatoio. Tradotto per voi dal nostro staff in esclusiva!

TRAMA: Soo-na è una ragazza delle superiori studiosa ed educata, che dopo la morte di entrambi i suoi genitori, vive in una bellissima villa con suo zio e la nonna. La vita scorre tra i piccoli problemi quotidiani, quando una donna arriva dal nulla e dice di essere la madre della ragazza. Contemporaneamente alcune sue compagne di scuola si suicidano. Soo-na decide di allontanarsi dal mondo, rinchiudendosi nella sua stanza. Gli hikikomori sono tali a seguito di un disagio sociale, spesso per un forte trauma, ma a volte sono colpiti da una maledizione e in questo caso la cosa diventa contagiosa...

Disponibile su Amazon in DVD o NOLEGGIO sub ENG.
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.

Nessun commento:

Posta un commento