lunedì 25 marzo 2013

Whispering corridors

Care collegiali, 
in Corea amano il cinema. Davvero!
Dal 1945, dopo la resa del Giappone, in Corea muove i primi passi un'industria cinematografica destinata a diventare imponente.
Durante la guerra di Corea, la produzione di pellicole mute a tema libertà e felicità, si arresta, fino all'armistizio del 1953.
Da quel momento, per vent'anni, inizia quella che è considerata l'età d'oro, caratterizzata da una produzione intensa e di grande qualità.
Negli anni '70, il governo decide di mettere mano all'industria cinematografica, sostituendo il precedente Union of Korean Film Promotion con il Korean Motion Picture Promotion Corporation, un organo che con il pretesto di riformare e favorire la produzione cinematografica, di fatto impose pesanti censure per un decennio. 
Negli anni '80, dopo l'assassinio del governatore Park Chung-hee e i tumulti interni al Paese, il clima politico è decisamente confuso. Tuttavia il cinema scopre un periodo di relativa libertà, culminata nel 1992 quando la pellicola Marriage Story, diretta da Kim Eui-suk, con Him Hye-jin (che troveremo nel cast di Green Fish di Lee Chang-dong), viene finanziata dalla Samsung, bypassando il controllo statale e lanciando la seconda età d'oro che dura fino ad oggi. 
Per approfondire sul cinema coreano precedente agli anni '90, vi consigliamo questo meraviglioso canale youtube.

Tornando a noi, il film di oggi è del 1998, scritto e diretto da Park Ki-hyung ed è un film di genere Horror, molto classico, con ambientazione in un sinistro collegio femminile. Nonostante il discreto successo in patria, i tempi non erano ancora maturi per approdare all'estero, ma è stato comunque sufficiente per diventare il capostipite di una saga che conta ad oggi ben cinque episodi. I film non hanno molto a che fare tra loro, tranne essere tutti ambientati in un liceo femminile e tutti trattano il tema del suicidio e dei fantasmi inquieti.

Non è un film bellissimo, nè in generale, nè come horror, ma è comunque piacevole  e divertente e si inquadra alla perfezione nel clima dell'esplosione che porterà il cinema coreano fino a noi... be' noi italiani ci arriveremo, prima o poi.

TRAMA: la professoressa Park, meglio nota come Vecchia Volpe, si attarda nel suo ufficio la notte precedente l'inizio del nuovo anno scolastico nel liceo femminile Jookran. Guardando gli annuari, si accorge di una strana alunna che sembra frequentare le lezioni da decenni. 
Si tratta di Jin-ju, una studentessa suicida nell'aula d'arte, il cui fantasma si dice infesti la scuola. 
Mentre cerca di avvisare il preside, qualcosa la aggredisce e la uccide...

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Buona visione.

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