sabato 2 febbraio 2013

Arirang

Cari registi in crisi mistica,
il film di oggi è un film documentario o come dicono quelli studiati un mocumentario. Arriva nel 2011 al festival di Cannes e suscita un immediato e giustificato scalpore. Intanto perchè Kim Ki-duk, attesissimo nei festival cinematografici europei, non si faceva vivo da tre anni, poi perchè il regista coreano più amato nel mondo, può presentarsi con il filmino delle vacanze e vincere almeno un premio. 

Si tratta di un documentario, dicevamo, che col pretesto di parlare dell'incidente sul set di Dream che è quasi costato la vita alla protagonista, ci presenta un uomo, e non l'uomo considerato un genio del cinema. Ci presenta un film che è la sintesi tra un lavoro a basso costo e una genialità espressiva che trapela da qualsiasi condizione di ripresa, che prescinde troupe e attrezzature costose, che definisce i limiti del cinema nel desiderio di parlare alla gente, piuttosto che in un plot "furbetto" come è stato quello di Dream, che alla fine ha lasciato anche nel fan più sfegatato, la sensazione che per una volta il nostro Kim Ki-duk non sia riuscito a fare centro. Così il 2011 è stato l'anno della svolta per via della pausa di riflessione, per via di due lavori a costo zero (questo e Amen), ma anche per un rinnovato entusiasmo per il cinema, che si è poi confermato quest'anno con l'esperienza di Pietà. 

Un film dolce e amaro, triste ma anche allegro, come il canto dell'arirang.
Disponibile su Amazon in DVD full ITA
Buona visione.

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