mercoledì 28 novembre 2012

Come rain, come shine

Cari fedifraghi,
il film di oggi è del 2011, per la regia di Lee Yoon-ki, regista non giovanissimo e con una filmografia un po' scarna. Approda per la prima volta su FCI con un film sperimentale, che ha suscitato sentimenti discordi nella platea.
Ha avuto un discreto successo nel nostro gruppo, ma è stato stroncato alla mostra del cinema di Berlino e dalla prestigiosa rivista americana Hollywood reporter. Da un lato c'è chi l'ha trovato un po' inconcludente, e troppo lento, dall'altro è stato giudicato una prova di stile, molto (forse troppo) improntato all'estetica. Sta di fatto che già nel dialogo iniziale di nove minuti (nove!) di puro cazzeggio, le regole del gioco sono ben chiare: si tratta della drammatica fine di una storia d'amore durata cinque anni. La parte strana è che quello che racconta la storia e quello che raccontano i personaggi con la loro recitazione, sono agli antipodi.
Lei tra una chiacchiera e l'altra annuncia la fine del loro rapporto e il suo imminente trasferimento a casa di un altro uomo e lui, con estremo distacco, si propone di aiutarla a fare i bagagli. Questa estenuante presa diretta in tempo reale delle ultime tre ore insieme della coppia, compensa l'apparente mancanza di emozioni da parte dei protagonisti, con le immagini e la regia.
Una regia che affiora poderosa dalle immagini e sposta l'attenzione dello spettatore sulla casa, che diventa la vera protagonista di questo tracollo emotivo. Una casa grande e bella che sotto l'uragano che imperversa al di fuori, sembra cedere. Perde le sue forze e comincia a piangere quelle lacrime che agli attori sono negate. Invece che stucchevoli flashback di vita di coppia quotidiana, appare lei, la casa, con le stanze immerse nella luce e nel silenzio di un'estate tropicale. Pochi secondi per riempirti il cuore di serenità e poi di nuovo nel presente, con la tempesta e i rumori ambientali assordanti. Nelle stanze più interne, come il bagno e la cucina, c'è sempre acqua che scorre. Poi a un certo punto, un gattino che si è smarrito compare in giardino. Gli umani lo portano in casa e quello sparisce, non prima di aver ferito la mano i lui, provocando una reazione esagerata nella donna. forse perché è questo il punto: ferirsi. Alla fine sarà il gattino a fornire la chiave di lettura del film e del suo finale sospeso, non per niente il romanzo a cui è ispirata la sceneggiatura, s'intitola A Cat that Cannot Return dello scrittore giapponese Inoue Areno. 

Lim Soo-jung, la protagonista, torna a deliziare tutti quelli che come noi l'hanno amata in Two Sisters e che la ameranno in I'm a cyborg but that's ok.

Hyun Bin, bello e impossibile, recita prevalentemente con lo sguardo, ma vale più di mille parole.

TRAMA: Un architetto e un'editrice, sono marito e moglie. Lei si innamora di un altro uomo e decide di troncare la relazione. Il giorno in cui lei dovrebbe lasciare per sempre la casa nella quale hanno vissuto per cinque anni, si scatena una tempesta che taglia le vie di comunicazione con il mondo esterno e costringe i due protagonisti ad un confronto forzato. Al sicuro nell'occhio del ciclone, i due si evitano, si osservano, cercano di capire cosa sia giusto per la loro vita...

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Disponibile su Amazon in DVD sub ENG.
Sottotitoli in italiano disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.

lunedì 26 novembre 2012

Barking dogs never bite


Cari cinofili, 
quello di oggi è il grande esordio di un grande regista, Bong Joon-ho, che certamente ricorderete per gli altri suoi titoli su questo canale: Memories of murder, The host e Mother.
Uscito nel febbraio 2000, è una commedia dallo humor particolarmente nero con sfumature di grottesco. Il regista al suo debutto, per risparmiare sui costi di produzione l'ha girato quasi tutto nel palazzo in cui è vissuto subito dopo il suo matrimonio.
Il successo di pubblico è stato tiepido e le critiche, per quanto positive, non sono state d'aiuto. I produttori si sono rifatti dei costi, solo dopo l'uscita del successivo Memories of murder!

Trama: Yun-ju è un insegnante ossessionato dall'abbaiare dei cani nel palazzo in cui abita, comincia a rapirli e cerca di sbarazzarsene. Hyeon-nam, un'addetta alla manutenzione dello stabile, si mette sulle tracce dei cani scomparsi...

Versione satirica di un racconto popolare belga intitolato A dog of Flanders a cui si rifà il titolo originale del film: A Higher Animal and Dog of Flanders. Spicca nel cast una giovanissima Bae Doona, che quest'anno avrete sicuramente visto nel colossal americano Cloud atlas e che conosciamo su queste pagine per Mr. Vendetta e The Host.

Un altro suggerimento dal nostro gruppo facebook.
Attenzione: nessun animale è stato maltrattato durante la realizzazione di questo film.
Disponibile su Amazon in DVD ediz. Germania, sub eng.
Buona visione.

sabato 24 novembre 2012

Kiss me, kill me


Cari sicari,
il film che ci vediamo oggi è il primo e l'ultimo lavoro di Yang Jong-hyeon, regista promettente ma sparito nel nulla da quel 2009 in cui Kilme (questo il titolo originale) si è piazzato al settimo posto della classifica nella prima settimana di proiezione e ha venduto un totale di oltre 33 mila biglietti. Nonostante il successo in patria, per ora tutto tace.

La storia si apre su una scena d'azione perfetta anche se volutamente un po' esagerata. Il protagonista è il classico duro da film d'azione americano, veloce, infallibile e sempre pronto a strapparci un sorriso con una frase ad effetto.

Ma poi, come sempre, il film non si limita ad una parodia di genere, ma inizia a raccontare una storia d'amore surreale. Lei è una ragazza pazza e disperata che cerca di uccidersi in tutti i modi. Il loro incontro è uno scontro fra mondi opposti e fino all'ultimo ogni scena è una sorpresa.

Non aspettatevi una semplice commedia. L'intera storia è pervasa di uno humor nero che ti tiene incollato allo schermo. Le gag sono immediate, ma non banali e i due protagonisti sanno essere divertenti, romantici, ironici e drammatici allo stesso tempo.

Shin Hyun-jun, lo spietato sicario,  meglio noto sulla stampa coreana con il soprannome di "Principe d'Arabia" per via di quell'aspetto esotico che lo contraddistingue. Classe '68, laureato in giornalismo, ha lavorato da subito come modello ed ha iniziato prestissimo la sua carriera d'attore esordendo nel 1989 nel film General's Son, del grande  Im Kwon-taek. Lo ritroveremo più avanti grazie alla sua interpretazione esilarante in Marrying the Mafia 2, 3 e 4.

Kang Hye-jung, la protagonista femminile, l'abbiamo vista nella trilogia della vendetta e la rivedremo presto in Antarctic journal. Poche settimane dopo la prima di questo film, si è sposata con un cantante pop Tablo degli Epik High e nell'inizio 2010 è rimasta incinta e nessuno ne ha più sentito parlare fino alla settimana scorsa, quando il 28 febbraio è uscito un film che la vede protagonista, intitolato Behind the Camera.

Un'altra traduzione della nostra impagabile ela, che ormai non può più nascondere di avere un debole per il bel Hyun-jun!

TRAMA: Hyun-jun (Shin Hyun-jun) è un killer professionista pagato per uccidere un uomo nel sonno. Quando arriva nel luogo dell'appuntamento, sotto le lenzuola trova Jin-young (Kang Hye-jung), una ragazza pazza e disperata. Lei è il mandante dell'omicidio. Dopo una traumatica rottura col suo ex, vuole togliersi la vita "col botto" invece che una banale overdose di sonniferi...
Inizia così una storia d'amore dolce-amara...

Disponibile su Amazon in DVD sub ENG
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.

The Chaser


Cari segugi, 
quello di stasera è un esordio alla regia incredibile. Uscito nel 2008 per la regia di Na Hong-jin, ha sbancato il Grand bell award di quell'anno, aggiudicandosi il premio miglior film e miglior regia. Un film dai ritmi serrati, con continui colpi di scena e momenti di grande drammaticità. Ispirato a un serial killer realmente esistito in Seoul. Ha avuto grande successo in patria, di pubblico con i suoi oltre 5 milioni di biglietti nella sola Corea del sud e 35 milioni di dollari d'incasso, e di critica, mietendo premi come nessuno mai e impressionando gli addetti ai lavori della Warner che ne ha comprato i diritti per un milione di dollari.
Guardatelo e stupitevi di come si possa fare un film bellissimo senza effetti speciali, senza seghe mentali, che ti lascia stremato.
Guardatelo e ditemi se c'era bisogno di spendere un milione di dollari per farne un remake a pochissimi anni di distanza, solo per mettere Di Caprio al posto di Kim Yoon-seok.

TRAMA: Eom Joong-ho è un ex detective della polizia che si è dato alla malavita, diventando il protettore di alcune ragazze. Tuttavia negli ultimi tempi i suoi affari vanno male perchè le sue ragazze stanno sparendo. Prassi diffusa nel giro della prostituzione, è che le ragazze più belle siano "rivendute" ad altri protettori. La polizia, assorbita da problemi di sicurezza pubblica, non lo aiuta, così Joong-ho deve svolgere la sua indagine autonomamente. La ricerca dell'ultima delle sue ragazze scomparse, lo porta sulle tracce di un serial killer. Tuttavia il suo arresto irregolare, gli concede solo 12 ore di tempo per trovare un capo d'accusa valido, altrimenti il killer sarà scarcerato. Una corsa contro il tempo, ma anche una questione d'affari che diventa una questione molto personale, quando l'ex detective scopre di avere un cuore...

Notate bene la protagonista femminile Seo Young-hee, perchè la rivedremo presto in Bedevilled.
Secondo noi di FilmCoreaniITA è un capolavoro.

Disponibile su Amazon in DVD sub ENG.
Buona visione!

giovedì 22 novembre 2012

Oasis


Cari beduini,
un altro bel titolo nel nostro canale, anche stavolta a seguito di una richiesta sul gruppo facebook, che nel mentre è arrivato a 100 iscritti. Tanti auguri a noi!
Anche il film di stasera è di Lee Chang-Dong, poco prima di darsi alla politica.
Premio miglior regia e premio Marcello Mastroianni alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia 2002 per Moon So-ri come miglior attrice emergente. Pluripremiato in Corea e in altri festival in Asia.

TRAMA: Hong Jong-du, giovane ritardato mentale, esce di prigione dopo aver scontato una condanna di 3 anni per aver investito e ucciso un passante mentre era alla guida di un'auto senza patente. Propenso a cacciarsi spesso nei guai, il ragazzo è continuamente richiamato dalla polizia per conti non pagati nei ristoranti, e piccoli reati, ma ha un grande cuore e tornato in libertà, va alla ricerca della famiglia dell'uomo ucciso nell'incidente. Scopre che la sua unica figlia è Gong-Ju, una ragazza spastica che vive rinchiusa in un piccolo appartamentino in periferia, sorvegliata dai vicini di casa pagati dagli zii. La malattia della ragazza le impedisce di esprimere emozioni con le espressioni facciali e riesce a malapena a muoversi e parlare. Quando Jong-du entra in casa, lei è spaventata a morte, ma tra i due presto si sviluppa una relazione segreta fatta di fughe e momenti di divertimento che altrimenti la ragazza non avrebbe mai vissuto. Una storia d'amore anomala, ma travolgente. 

La protagonista femminile, Moon So-ri (appare in The housemaid e Peppermint Candy, ma la vedremo presto in A good lawyer's wife) è stata premiata nei festival di mezzo mondo per questa interpretazione che ha dell'incredibile!

Miglior film di Lee Chang-dong secondo mymovies.
Disponibile su Amazon in DVD full ITA.
Buona visione.

Poetry

Cari poeti, 
dopo il successo di Peppermint Candy, e Oasis i coreanimaniaci del nostro bellissimo gruppo facebook, ci segnalano e raccomandano un altro gustoso titolo di Lee Chang-dong.

Un grande film, uscito nel 2010, da cui prima di tutto affiora un senso estetico che lascia senza fiato. Un viaggio interiore alla ricerca della poesia che ognuno si porta dentro. Se la scarrozza in fondo all'anima per tutta la vita e poi un giorno un medico ti visita per un semplice mal di schiena, normale ora che hai 66 anni, e ti comunica che il tuo cervello si sta rompendo. Piccoli segni, una parola che ti rimane sulla punta della lingua, un silenzio di troppo...

La vita intanto va avanti ed è sempre più grigia. Una figlia lontana per lavoro, un nipote a carico, un lavoro ingrato, una ragazzina suicida, uno stupro di gruppo. Il momento sembra propizio per un corso di poesia, per tirare fuori da sè stessi qualcosa di buono, qualcosa che rimanga. Due scarabocchi su un foglio, prima che sia troppo tardi, ma anche la speranza per un futuro migliore. Tutto questo si avvererà a una sola condizione: capire la poesia. Capire da dove viene, come si forma, come fa ad andare oltre il pezzo di carta su cui è scritta. Nel percorso di queste storie parallele, tra un reading e un corso pomeridiano, tra un ricatto e un meeting per tramare oscuri compromessi, Yang Mija incontrerà un uomo, un personaggio chiave tra la volgarità del mondo e l'universo magico della poesia. Un poliziotto rude, ma capace di trovare nel mondo reale e nella sua bruttezza, la poesia che ci salverà...

Disponibile su Amazon in formato DVD full Ita e BLU-RAY sub eng.
Buona visione.

martedì 20 novembre 2012

The Host

Cari bestioni gommosi incazzati, 
il film di oggi è del 2006 ed è qualcosa che in occidente non si vede spesso: un regista di successo come Bong Joon-ho (già su Film Coreani ITA con titoli del calibro di Barking dog never bite, Memories of murder e Mother) con un approccio piuttosto impegnato al cinema e alla rappresentazione dei personaggi, che si butta via in un film di genere. Gli elementi ci sono tutti per un b-movie catastrofico, eppure non dovete farvi ingannare dalle apparenze. Venite per il mostro, restate (di stucco) per la storia ricca e coinvolgente che tiene lo spettatore incollato allo schermo per due ore. Non per niente, con un totale di oltre 13 milioni di biglietti venduti, The Host detiene tuttora il record di incassi in Corea del Sud.

Song Kang-ho da queste parti non ha bisogno di presentazioni ed è sempre una sorpresa vederlo recitare. Ha un'improbabile capigliatura bionda e mangia le zampe ai calamari stirati, sperando che i clienti non se ne accorgano. Bae Doona era nel cast di Barking Dog never byte e Mr. Vendetta, ma con arco e frecce ancora non l'avevamo vista. noi che la conoscevamo già, non ci siamo stupiti a vederla questo inverno in Cloud Atlas, fare l'alienata, l'ispanica, la colona irlandese, perchè oltre che bellissima è un'attrice veramente poliedrica. Byeon Hee-bong, nella parte del nonno, ha arraffato premi in tutti i festival asiatici per questa interpretazione dolce-amara. Infine, Go Ah-sung, la bambina, reciterà di nuovo con Song nel nuovo film di Bong Joon-ho che uscirà in autunno 2013.

Trama: Corea del Sud: in un laboratorio, un patologo americano ordina al suo assistente coreano di gettare, nello scarico del lavandino, il contenuto di oltre 200 bottiglie di formaldeide, ritenendole ormai scadute e inutilizzabili. Seppur con una certa riluttanza, l'assistente esegue gli ordini e centinaia di litri di formaldeide finiscono nel fiume Han.
Anni dopo, alcuni passanti, incuriositi, notano sotto la superficie del fiume una strana creatura anfibia. Subito dopo l'avvistamento, si scatena il caos: la creatura, di considerevoli dimensioni, esce dalle acque e aggredisce i passanti, per poi dileguarsi sul fondo, lasciandosi dietro decine di vittime. La notizia fa rapidamente il giro della Corea e viene immediatamente dichiarato lo stato di allerta, con l'esercito che si stabilisce in città per monitorare la situazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/The_Host_(film_2006)
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Disponibile su Amazon in DVD full ITA. 
Buona visione!

The Wig


Cari k-horromaniaci, 
Il film di oggi è un horror abbastanza classico e anche un po' commerciale, ma a noi è piaciuto, quindi beccatevelo!

La formula è semplice: belle ragazze asiatiche con lunghi capelli neri, che hanno a che fare con oggetti solitamente inanimati che si animano in seguito a una maledizione. Tutto qui? Assolutamente no!
Uscito nel 2005 diretto dall'esordiente Won Shin-yeon, che inizia la sua carriera cinematografica come stuntman. I suoi lavori successivi sono stati: A bloody aria (2006) e  Seven days (2007) che rappresentano un'escalation sia di contenuti che di gradimento, culminati in quest'ultimo titolo con il grand bell award 2008, molte nomination per i due protagonisti (Kim Yun-jin, la bellissima Sun in Lost e Na Hong-jin, che l'anno dopo a smesso di recitare e ha diretto nientemeno che The chaser) e due premi al Blue dragon sempre per i protagonisti e per la colonna sonora.
Dopo di che si è infognato nel progetto di fare un film dalla serie animata sud coreana degli anni Settanta Taekwon V, un robottone sulla falsa riga di quelli giapponesi e nessuno ne ha più sentito parlare! Voci di corridoio affermano che spaventato dalle difficoltà tecniche ed economiche di riportare la serie animata sul grande schermo, abbia trovato più conveniente costruire da solo il robottone in questione nel garage della sua casa a Seul.

LA TRAMA: Su-hyeon è una ragazza malata terminale di cancro. Dopo l'ennesima chemioterapia che non va a buon fine, sua sorella maggiore Ji-hyeon decide di mentirle dicendole di essere guarita e la riporta a casa dove passerà i suoi ultimi mesi più serenamente e soprattutto insieme a lei.
Per incoraggiarla ad uscire e vivere una vita normale, la sorella maggiore le compra una parrucca di capelli corvini lunghissimi. Dopo qualche esitazione, la ragazza la indossa e immediatamente il suo aspetto cambia. Le occhiaie svaniscono, le guance si colorano, è improvvisamente energica e vitale. Tuttavia ogni tanto si presentano orribili allucinazioni e anche sulla sorella e su tutti quelli che la circondano, cala una cappa di tristezza e disperazione. L'attaccamento della ragazza per la sua parrucca diventa morboso e col passare del tempo comincia a cambiare carattere... e tratti somatici.

A scapito di un plot molto trash, il film si svolge bene, è ben recitato, ha ritmo e un ottima fotografia. Certo, è al disotto della media di questo canale, ma è k-horror, è nato per farci divertire e noi siamo qui anche per questo.

Buona visione!

Guardalo in streaming su Putlocker!
(clicca su Close Ad and Watch as Free User, quel WATCH NOW e DOWNLOAD è pubblicità!)

giovedì 15 novembre 2012

Mother

Cari figli, 
Nella grande famiglia di Film Coreani ITA brilla una nuova stella. A grande richiesta ecco a voi il capolavoro indiscusso di Bong Joon-ho: Mother (Madeo). Uscito nel 2009 e girato con un budget ridicolo (appena 5 milioni di dollari!), rappresenta una dimostrazione lampante di come si possa fare buon cinema con risorse limitate, quando si hanno grandi attori e grande talento per la regia. Un ritorno alle origini per Bong Joon-ho, che nel mentre ha girato The Host abbandonando per un po' il suo stile interioristico e raffinato. Tornano le indagini disperate di Memories of Murder, in cui la ricerca del serial killer nascondeva un viaggio nel profondo della natura umana, a scandagliare un universo ostile, votato alla corruzione, oscuro e immenso, capace di inghiottire qualsiasi cosa. Ancora una volta a fare la parte del leone non c'è il ruolo istituzionale del detective. L'autorità e con essa la società, viene volutamente ridicolizzata, trasformandola in macchietta grottesca. Una caricatura così esagerata che a volte sembra poco credibile, ma che dà lo slancio alla storia. Una madre da sola contro il mondo, a difendere il suo figlio accusato ingiustamente di un omicidio. Una verità capace di lavare la reputazione, ma anche l'anima candida di un ragazzo, reso eternamente bambino da un ritardo mentale. Un rapporto morboso di dipendenza reciproca, tra la povera erborista e la vittima sacrificale di un sistema che cerca il capro espiatorio per volgere subito lo sguardo altrove.
La figura della madre e la sua irreversibilità, la sua poliedrica capacità di prescindere il significato delle azioni, sarà il caleidoscopio attraverso il quale lo spettatore guarderà il precipitoso declino di una storia avvincente che si avvita verso il baratro della pazzia. Lo si intuisce dall'inizio, i primissimi secondi del film, con l'anziana madre che si esibisce in un balletto che nemmeno Tarantino sotto acidi avrebbe potuto concepire. Abbiate fede, tutto ha un senso.

Pluripremiato, non ho voglia di tradurre!
Disponibile su Amazon in DVD ed. Germania sub DE e BLURAY ed. UK sub ENG
Buona visione.


domenica 11 novembre 2012

Silenced

Cari insabbiatori, 
il film di oggi si intitola Silenced, meglio noto come The Crucible, primo titolo internazionale e titolo del romanzo da cui è tratto, Dogani in lingua originale, che significa Crogiuolo, dal nome della scuola in cui sono abientati i fatti realmente accaduti.
Uscito nel 2011 diretto da Hwang Dong-hyuk, tratto dal romanzo The Crucible di Gong Ji-young, a sua volta racconto/denuncia di fatti realmente accaduti in una scuola degli orrori per sordomuti dal 2000 al 2005 nella metropoli di Gwangju.
La vicenda che ha appassionato i coreani negli anni scorsi, ha fatto schizzare il film al primo posto delle classifiche cinematografiche per tre settimane di fila, totalizzando un incasso parziale di 7,8 miliardi di won a una settimana dal lancio e 35 miliardi di won totali, pari a 30 milioni di dollari americani.
Ha vinto decine di premi, tra cui il Audience Award al Far East Film Festival di Udine. Il lancio del film è stato considerato l'evento dell'anno da Korea’s Top Ten Hits of 2011 dalle statistiche del Samsung Economic Research Institute (SERI).

A seguito del successo del film, con oltre quattro milioni e mezzo di spettatori, il processo agli insegnanti accusati di molestie sessuali su minori, stupro e omicidio è stato riaperto e stanno fioccando le condanne per i responsabili e per il direttore, già condannato a 12 anni per lo stupro di una ragazza diciottenne nel 2005 a cui è seguita la denuncia che ha fatto scoppiare lo scandalo. La scuola Gwangju Inhwa School è stata chiusa definitivamente nel 2011 dopo l'uscita del film.

Trama: Kang In-ho (interpretato da Gong Yoo), è il nuovo insegnante di educazione artistica alla Benevolence Academy, un istituto per sordomuti nella città di Mujin. Con un passato oscuro alle spalle (la moglie è morta suicida) e un figlio affidato alla nonna, Il giovane insegnante si butta sul suo lavoro con tutto l'entusiasmo di un giovane che inizia una carriera per cui ha tanto studiato, ma anche con la disperazione di chi sta cercando di venire a patti con una vita ingiusta e ingrata. Quando riuscirà a fare breccia nel cuore dei suoi studenti, scoprirà che i bambini sono da anni vittime di torture psicologiche, violenza fisica e abusi sessuali, eseguiti ripetutamente e continuativamente da tutto lo staff di insegnanti e con il benestare della dirigenza scolastica.
Denunciare quello che accade nella scuola degli orrori, sarà molto pericoloso...

Disponibile su Amazon in DVD sub ENG

Sottotitoli disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.


A tale of two sisters

Care sorelline, 
il film di oggi è un horror alla coreana, di quelli che un po' ti spaventano , un po' ti commuovi, un po' rifletti... insomma, non c'è stato un titolo fino ad ora che rientrasse in un genere preciso e personalmente è per questo che mi piace il cinema coreano! Two sisters non fa eccezione. Uscito nel 2003, con Kim Ji-woon alla regia (di suo vedremo presto I saw the devil, ma anche Bittersweet life, e the good, the bad, the weird), ha avuto un grande successo in Asia (anche perché è ispirato a un romanzo di successo) e inaspettatamente anche in europa (premio come miglior film al festival di Porto 2004) e ancor di più negli Stati Uniti, dove Hollywood, innamoratasi di Kim Ji-woon, lo ha ingaggiato per dirigere Skwarzy l'anno prossimo, in un film d'azione da farti cadere le p... braccia.

Questo film segna anche un particolare riconoscimento per il cinema coreano. Hollywood aveva cominciato ad interessarsi al cinema asiatico già l'anno prima, comprando i diritti per il remake del giapponese The ring a un milione di dollari. Una cifra astronomica in Asia, date le cifre bassissime degli investimenti in campo cinematografico. 
Per i diritti di questo piccolo capolavoro ne pagarono ben due, superando il record e dimostrando che oltre ai soldi, a Hollywood resta ben poco, dato che The uninvited (uscito sei anni dopo) era veramente inguardabile!

Moon Geun-yeong, l'attrice che interpretava la sorella minore, aveva appena 16 anni e ne ha compiuto 17 poco prima che le riprese finissero. Negli extra del dvd la si può vedere davanti alla sua torta con candeline! Negli ultimi 9 anni, ha vinto una sfilza infinita di premi come attrice cinematografica ma soprattutto televisiva. Lo si vede dalla sua interpretazione che ci sa fare. E' tenera e dolce, ma anche eterea. Sembra fluttuare nei lunghi silenzi ed è smarrita, quasi assente nelle scene violente.

Il ruolo del padre, interpretato da Kim Kap-su gli è valso il corvo d'argento al festival del cinema fantastico di Bruxelles. La sua prima esperienza nel cinema risale al 1977 e si vede!

La protagonista, interpretata da Im Soo-jung, è stata la vera rivelazione del film. Visino perfetto, interpretazione impeccabile, ha fatto incetta di premi in giro per i festival e ha una filmografia infinita, tra cui un titolo anche col grande Park Chan-wook: I'm a cyborg but that's ok. Inoltre la vedremo in Come rain come shine. Al suo posto il regista inizialmente voleva Gianna Jun, la protagonista di My sassy girl, ma lei si è rifiutata, trovando la sceneggiatura troppo spaventosa e violenta. 

Il risultato è un film per tutti (non solo i k-maniaci come noi!), esteticamente accattivante, con momenti di tensione che faranno impazzire gli amanti del genere horror, con una colonna da scioglierti il cuore, con una recitazione intensa e dolorosa. 
Assolutamente da non perdere.




TRAMA: Soo-yeon è ricoverata in una clinica per malattie mentali. Quando torna a casa, il padre e la sua nuova compagna, la giovane Eun-Joo, accolgono Soo-yeon e la sorellina Soo-mi, cercando di ricostruire una famiglia nella splendida (ma anche un po' spettrale) casa sul lago. Nonostante le apparenti buone intenzioni iniziali della donna nei confronti delle ragazze, il clima fra loro e la matrigna è tesissimo. Inoltre in casa, sembra esserci una presenza inquietante, di cui solo le ragazze sembrano accorgersi. Il padre, dal canto suo, sembra ignorare completamente le richieste d'aiuto delle figlie, come se intorno a lui non stesse accadendo assolutamente nulla.

Disponibile su Amazon in DVD full ITA 
Buona visione!

sabato 10 novembre 2012

The Old Garden

Cari Giardinieri, 
anche il film di oggi è una richiesta degli attentissimi fan del gruppo facebook. Diretto da Im-Sang-soo e uscito in anteprima nel 2006 al San Sebastian Film Festival. Un film drammatico e sentimentale, basato su un romanzo best seller in patria, ambientato nei tardi anni Ottanta in uno dei capitoli più bui della storia coreana contemporanea: il massacro di Gwangju. Costato la vita a oltre 2000 persone, ha segnato la primavera del 1980, come avremo presto modo di vedere anche nel film A man who was Superman.

Yeom Jeong-ah (che avremo presto modo di apprezzare in Two Sisters) è stata premiata come miglior attrice al Paeksang Art Award. Il regista è stato invece premiato all'Asian Film Award per la migliore sceneggiatura e il miglior editing.

TRAMA: Hyun-Woo viene rilasciato dopo 17 anni di carcere, da quando è stato arrestato col suo gruppo sovversivo di protesta antigovernativa negli anni Ottanta. Appena rilasciato torna alla località di campagna in cui ha passato gli ultimi mesi prima dell'arresto, una casa di campagna in cui Hyun-Woo ha trovato rifugio ed ha trovato l'amore, conoscendo la bella Yun-hee...



Disponibile su Amazon in DVD sub ENG.
Buona visione!

venerdì 9 novembre 2012

Address unknown

Cari postini coreani, 
anche oggi una richiesta dal nostro gruppo facebook e anche oggi per la regia di Kim Ki-duk. Si tratta di Indirizzo Sconosciuto, film del 2001, dopo il grande successo di The Isle a Venezia l'anno prima, e film di apertura dell'edizione in corso.

Dopo il riconoscimento internazionale, inizia una fase ascendente nella produzione del regista. Grandi titoli verranno a breve (Bad guy l'anno successivo, tanto per dirne uno!) e l'attenzione occidentale troverà nuove conferme e nuovi entusiasmi giustificatissimi a nostro avviso. Avremo modo di dimostrare il nostro amore per Kim Ki-duk, ne siamo innamorati, ossessionati e dal gradimento di ogni post in cui se ne parla su facebook, direi che amare il cinema coreano, non può che passare in un modo o nell'altro per questo regista.

Trama: A Pyongtaek, una cittadina sud-coreana influenzata dalla presenza di una base militare USA, vivono tre adolescenti, le cui vite si intrecciano, caratterizzati da un comune denominatore: l'assenza del padre. Eunok è una studentessa con un occhio danneggiato dal fratello e che ha perso il padre in guerra. Jihum è un ragazzo che fa l'assistente di un ritrattista e che ha difficoltà ad interagire col padre, un reduce della Guerra di Corea. Chang-Guk è figlio illegittimo di un soldato afroamericano e di una donna coreana, con la quale vive in periferia in un vecchio autobus dell'esercito degli Stati Uniti. La madre ha insegnato l'inglese a Chang-Guk con la speranza di preparalo ad una nuova vita in America, una volta ricongiunto con suo padre a cui lei scrive regolarmente, sebbene le lettere ritornano sempre con "indirizzo sconosciuto" [address unknown].

Per saperne di più:  http://it.wikipedia.org/wiki/Indirizzo_sconosciuto
Disponibile su Amazon in DVD sub ENG.
Buona visione.

Il soffio

Cari condannati,
il film di oggi è un'altra richiesta dal nostro gruppo facebook. Si tratta di un film del 2007, diretto, neanche a dirlo, da Kim Ki-duk. Presentato al 60° festival di Cannes e subito mandato in nomination per la palma d'oro, si è visto soffiare il premio dal film 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni del rumeno Cristian Mungiu.

Si tratta del quattordicesimo film di Kim Ki-duk, quando il più della sua carriera, aveva impresso a fuoco il suo nome negli annali dei festival europei. Un film, ambizioso come Primavera, Estate, Autunno, inverno e... ancora Primavera, delicato come L'arco, appassionante come Ferro 3, coraggioso come Real Fiction, scioccante come Bad guy... potrei citare tutta la filmografia!

La critica lo accoglie tiepidamente. Il suo modo di girare è collaudato e lascia spazio a un'ironia che molti critici hanno preso per strafottenza. Kim appare nel riflesso del monitor di sorveglianza, suo l'occhio della telecamera con i colori e quella copertura che richiama il suo cappellaccio da baseball, a lui sono diretti i sorrisi della grandissima Park Ji-a alla migliore interpretazione della sua carriera, quando canta in modo sguaiato una canzone di finta allegria. Indispettisce una trama che è pura poesia, ma tralascia qualche spiegazione. Il risultato è  una scarsa affluenza al botteghino (solo 625 mila dollari di incasso) e nessun premio nei festival.

Riguardo al DVD, il doppiaggio italiano è pessimo. Si cavilla nel titolo sull'articolo a volte presente, a volte no. L'errore è a monte, dato che l'argomento è il respiro, non il "soffio". Le voci inadeguate dei personaggi e alle situazioni, non seguono nemmeno il labiale. Guardatelo in lingua originale!

Naturalmente lasciamo a ognuno il proprio giudizio, ma per noi è un film sottovalutato e snobbato.
Utilizza il metalinguaggio del regista per parlare d'amore, di rapporti di coppia che all'improvviso scoppiano (e pare che sia una cosa normale), ma la tua vita dipende anche dalla persona che ti sta accanto, almeno quanto dipende dalla necessità di respirare. Anzi, nella vita così come nell'amore, non puoi dire basta e semplicemente smettere di respirare. Purtroppo non escludo che si possa arrivare a desiderarlo ardentemente, ma certamente non è possibile semplicemente smettere di respirare e togliere il disturbo. Bisogna arrivarci un passo alla volta alla morte, si passa in rassegna ogni stagione e ogni volta si canta e si balla e a un certo punto ci vuole un po' di sforzo per non innamorarsi nuovamente della vita.
Poi ci sono le piccole prove quotidiane a cui siamo sottoposti. Piccole cose, apparentemente insignificanti come  una relazione extraconiugale con una provocante collega di lavoro, oppure un raptus di follia omicida che ti fa sterminare la tua famiglia e ti lascia pieno di rimorsi. Che poi è un po' la stessa cosa.

L'amore, la morte, il tradimento, il suicidio che poi è un espediente per avere qualche giorno in più da vivere... ché poi in effetti il problema è riempirlo quel giorno in più!
E' un attimo che quella camicia che stavi stendendo ad asciugare in balcone, ti sfugga di mano e cada lievemente sull'asfalto e d'improvviso non hai più voglia di lavarla e la butti via. Così è stato per Yeon.

TRAMA: Yeon ha un bel marito, una bella casa, una bella figlia... una bella vita. Un giorno scopre che il marito la tradisce e decide di farla finita. Il dolore si impossessa della sua anima, e come ultimo gesto, trova una persona infelice come lei: Jin. Brutale, animalesco, macchiato di crimini imperdonabili e ingiustificabili, vive nel braccio della morte di un carcere, dopo aver assassinato la moglie e le figlie. Ogni volta che viene fissata una data per l'esecuzione, si ferisce gravemente per poter vivere qualche giorno in più.
Lei si dà una missione che è quasi un ultimatum: trovare l'amore in fondo al cuore di Jin e insegnargli ad amare la vita...

Disponibile su Amazon in DVD full ITA.
Buona visione.

giovedì 8 novembre 2012

La Samaritana

Cari Kim Ki-dukers, 
la settimana di kim ki duck rischia di diventare un mese, viste le richieste di suoi film nel nostro gruppo facebook! Poco male, siamo qui per questo!
Oggi parliamo de La Samaritana, film uscito nel 2004, lo stesso anno di Ferro3, di cui abbiamo parlato ieri.

TRAMA: Il film si svolge in tre capitoli:
Vasumitra: Jae-Young e Yeo-Jin sono due amiche del cuore e socie in affari per guadagnare i soldi necessari per un viaggio in Europa. La prima lavora come prostituta, mentre la seconda le procura i "clienti" e fa il palo per avvertire l'amica di eventuali retate della polizia. Un giorno per sfuggire ad un blitz della polizia, Jae-Young si getta da una finestra, restando gravemente ferita alla testa. Sul letto di morte la ragazza esprime all'amica il desiderio di rivedere un'ultima volta l'uomo che ama: un cliente incontrato poco prima. L'uomo freddamente acconsente a rivedere Jae-Young, ma solo dopo che Yeo-Jin gli si conceda. La ragazza accetta a malincuore, ma i due arrivano all'ospedale troppo tardi: Jae-Young è morta.
Samaria:In memoria dell'amica, Yeo-Jin allora decide di rintracciare tutti i clienti di Jae-Young, per restituire i soldi guadagnati e prestare i propri favori sessuali. Suo padre, un poliziotto, è devastato quando scopre, casualmente, cosa sta facendo. Comincia a seguirla con discrezione e affronta i suoi clienti, con risultati sempre più violenti. Infine, finisce per uccidere brutalmente un cliente.
Sonata:Successivamente, il padre e la figlia fanno un breve viaggio in campagna, dove entrambi percepiscono qualcosa di sbagliato nell'altro, ma non sono capaci di confrontarsi direttamente. Alla fine, la legge raggiunge il padre, che spera di avere fatto abbastanza per preparare Yeo-jin per la sua vita senza di lui.
Come molti dei film di Kim Ki-duk, La samaritana non è stato un successo al box-office nel suo paese d'origine, ma è stato molto ben accolto all'estero. Infatti si è aggiudicato l'Orso d'argento, il secondo premio al Festival del cinema di Berlino del 2004. 

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/La_samaritana 
Disponibile su Amazon in DVD full ITA.
Buona visione!


mercoledì 7 novembre 2012

Ferro 3 - La casa vuota

Cari golfisti, 
continua la veloce carrellata sulla carriera del più amato regista coreano in Italia: Kim Ki-duk. Continua con uno dei titoli più apprezzati di sempre, specie dal pubblico più giovane: Ferro 3. 
Uscito nel 2004 e presentato alla 61esima mostra del cinema di Venezia come "film sorpresa", sembra quasi esprimere l'intenzione di Kim Ki-duk di voler fare un po' i capricci da artista acclamato. 
Già dall'inizio del film si capisce che è una pellicola leggera, accattivante, che segna l'inizio entusiasta di un'era  chiusasi col film delle stagioni di cui abbiamo parlato ieri. 
Di nuovo c'è l'intenzione di scherzare un po' con i personaggi e le situazioni, per quanto le atmosfere siano cupe e silenziose e alla fine il film sia inquadrabile a grandi linee nel genere drammatico, per quanto qualcuno abbia in passato cercato di spacciarlo per un horror per vendere due dvd in più. 

TRAMA: Tae-Suk, un ragazzo che ha la strana abitudine di entrare nelle case momentaneamente disabitate e comportarsi come se ne fosse il padrone, lavando i panni sporchi dei proprietari e persino aggiustandone gli oggetti rotti o guasti. In una delle case in cui si introduce viene sorpreso da Sun-Hwa, una giovane donna vittima di un marito violento. Al proprio rientro, quest'ultimo sorprende lo sconosciuto nel proprio giardino, ma prima di poter avvisare le forze dell'ordine, ne subisce la "punizione". Il giovane lo bersaglia violentemente con delle palline da golf (colpite con la mazza ferro 3, da cui il titolo del film) per poi andare via con la ragazza che, senza che i due si siano scambiati una parola, decide di seguirlo.

Disponibile su Amazon in DVD full ITA.
Buona visione!

martedì 6 novembre 2012

Primavera estate autunno inverno... e ancora primavera.

Cari monaci eremiti galleggianti, 
dopo un inizio settimana movimentato, siamo di nuovo in pista per festeggiare nientemeno che il grande Kim Ki-duk. Abbiamo già parlato di Seom, ma chi ha già sbirciato il canale, avrà notato che i film di questo grande regista  rappresentano già un terzo dei contenuti. Non ci prefissiamo di pubblicare l'opera omnia, ma i film che secondo noi meritano di essere guardati sono tanti e ne arriveranno presto degli altri.
Istituiamo quindi sul campo la settimana di Kim Ki-duk e partiamo dalla fine, dal film anomalo, dal titolo che non può lasciare indifferente chi ha visto The isle e come tutti lo ha amato e odiato nello stesso momento. 
Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera, è una sorta di autocelebrazione. Uscito ufficialmente nell'estate 2004, ci ha impiegato solo 3 anni a sbarcare in Italia ed essere trasmesso in chiaro da rai3. Nel mentre ha vinto diversi premi tra cui il premio del pubblico al San Sebastien 2003, alcune categorie del festival internazionale di Locarno 2003 e il premio Gianni Venanzo 2004 per la sua incredibile fotografia. 

La storia è divisa in 5 episodi, distanti negli anni e ambientati in stagioni differenti. 
Un monaco anziano e il suo discepolo, vivono in un tempio galleggiante in mezzo alla natura incontaminata. Raggiungono la riva in barca e interagiscono col mondo, oppure portano gli estranei nel tempio per aiutarli a guarire nel corpo e nello spirito, grazie alla loro saggezza, alla cultura buddista e all'arte della medicina tradizionale con le erbe.

Impossibile non notare la somiglianza con The isle: la barca, la piccola casa/tempio galleggiante, le anime inquiete che le abitano, il sesso che distrugge gli equilibri, la violenza che ogni uomo si porta dentro come un fardello e prima o poi lo condannerà come un implacabile peccato originale.
Eppure questa volta qualcosa cambia. Nel fondo dell'abisso a un certo punto, ti sembra di scorgere una luce. Così nel film, niente è senza ritorno, tutto si accumula, tutto alla fine arricchisce, ogni perdita, ogni errore... 
Se in The isle, le case galleggianti, tutte piccole, un po' squallide, tutte uguali fatta eccezione per un colore sgargiante che non faceva che renderle ancora più tristi, rappresentavano un'umanità senza scampo, fatta di piccole realtà tutte simili e tutte similmente patetiche, in questo film il tempio rappresenta l'umanità da un punto di vista macroscopico. Quasi uno sguardo dall'alto, che cerca di essere distaccato, super partes. 

Kim Ki-duk ha detto del film: "Ho voluto tracciare un ritratto delle gioie, delle rabbie, dei dolori e dei piaceri che segnano le nostre vite, attraverso quattro stagioni e attraverso la vita di un monaco che vive in un tempio nel lago di Jusan, circondato soltanto dalla natura."

L'eremo, che è il luogo per Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera è un set costruito artificialmente e fatto galleggiare sul lago di Jusan nella Provincia Nord Kyungsang in Corea. Creato circa 200 anni fa, il lago di Jusan è un lago artificiale nelle cui acque si riflettono le montagne circostanti. Mantiene l'aura mistica di avere alberi di più di centinaia di anni che continuano a crescere nelle sue acque. LJ Film è stato in grado di ottenere il permesso di costruire il set dopo aver finalmente convinto il Ministero dell'Ambiente attraverso sei mesi di negoziati. 

Il monastero galleggiante è stato costruito appositamente per il film, e il regista ha ottenuto il permesso dalle autorità di tenerlo lì per un anno intero. Le riprese hanno avuto luogo nel corso dello stesso anno, e sono durate 22 giorni in totale, dopo di che il set è stato rimosso e distrutto. Infatti, il lago è parte di un parco nazionale per cui nessun edificio è consentito.

Disponibile su Amazon in DVD full ITA.
buona visione!

sabato 3 novembre 2012

La Trilogia della Vendetta

Cari amici, 
con questo post celebriamo la più popolare delle opere coreane in occidente: la trilogia della vendetta. Si tratta di tre film mr Vendetta, oldboy e lady Vendetta usciti nelle sale coreane a partire dal 2002 e conclusasi nel 2005, tre film drammatici e intensi che non potevano passare inosservati anche alle platee più distratte come quelle italiane. Il tema della vendetta è ampio e complesso, ha a che fare con l'odio, ma anche con l'amore, con la rabbia, ma anche con la ricerca di una pace catartica che quando arriva non è mai senza conseguenze. Tre film sul significato della vita e sul peso che le nostre azioni possono avere nel bene e nel male, un peso che a volte ti schiaccia, ma non ti inchioda per sempre. Spesso una forza che ti intima di continuare a vivere, una forza che si scatena all'improvviso e alla fine spesso ribalta i ruoli di vittima e carnefice, come se riportasse l'equilibrio in un mondo malato in cui odio genera odio, in una spirale che alla fine ingoia le vite di chi ne è coinvolto.

A volerla dire tutta, questa è una pubblicazione che esula da quella che è la nostra missione, cioè aiutare a conoscere e reperire titoli di qualità introvabili nel nostro paese, ma non si poteva evitare di citare Park Chan-wook quando parliamo di film coreani! Di suo vedremo presto I'm a cyborg, but that's ok e Thirst.

Poco male comunque se non li trovate più in rete, in questo caso ci sono sempre i dvd in vendita... e costano davvero poco!

Disponibili su Amazon in DVD Full ITA
Buona visione.

venerdì 2 novembre 2012

Peppermint Candy

Cari suicidi sotto un treno,
quello che vi proponiamo oggi, è secondo noi il capolavoro di un regista che a ogni tiro fa un centro clamoroso: Lee Chang-dong.
Lo amerete in Oasis, poi ci sarà Secret Sunshine e in fine Green fish.
Peppermint Candy è il secondo film da regista e il quarto della sua filmografia. Classe '54, non giovanissimo per essere agli inizi della sua carriera, Lee Chang-dong riceve molti premi per i suoi film, specie al festival di Venezia, ma agli italiani per qualche motivo non convince.

La pagina di peppermint candy in italiano sulla wikipedia manco esiste e adesso non ho voglia di crearla! La sua carriera da regista ha una svolta con questo film in cui la scelta della cronologia inversa impone una mole di lavoro che viene affrontata con entusiasmo e cura dei dettagli, ma che probabilmente non è stata ripagata dal successo di critica e pubblico. I premi sono fioccati al festival coreano Blue Dragon (Best Actor - Sol Kyung, -gu, best Screenplay - Lee Chang-dong), al Grand Bell e al Paek-sang, ma il regista ha deciso di darsi alla politica lasciando un buco nella sua filmografia, subito dopo Oasis.

Appare in questo film per la prima volta sul grande schermo la grandissima Moon So-ri, che amerete in Oasis, La moglie dell'avvocato e presto in hahaha.  Poi Sol Kyung-gu, presto protagonista di Oasis insieme a So-ri e in fine Kim Yeo-jin, anche lei in La moglie dell'avvocato.

TRAMA: Durante una riunione di vecchi compagni di scuola, il protagonista Yong-ho si suicida facendosi investire da un treno. il film ricostruisce in cronologia inversa la sua vita e gli eventi che hanno portato il protagonista all'estremo gesto. 

Disponibile su Amazon in DVD ed. Regno Unito, sub eng.
Buona visione.

Memories of Murder

Cari assassini seriali, 
il film di oggi è un grande classico che non potete non aver visto: Memories of Murder (Salinui chueok) è un film del 2003 diretto da Bong Joon-ho, tratto dal romanzo Come and See Me di Kim Kwang-rim, basato sulla storia vera del primo serial killer coreano conosciuto, attivo fra il 1986 e il 1991 a Hwaseong, nella provincia di Gyeonggi.
TRAMA: Corea del Sud, 1986. In una piccola cittadina di campagna, in un canale di scolo lungo una strada che attraversa i campi coltivati, viene ritrovato il corpo di una giovane donna barbaramente stuprata ed uccisa. Poco tempo dopo viene ritrovata un'altra vittima.
La polizia locale è impreparata, non ha né le risorse umane né i mezzi tecnici per affrontare delitti di tale gravità. Il detective Park, che conduce l'indagine affidandosi al proprio istinto e a brutali metodi di interrogatorio, sospetta un ragazzo ritardato, Kwang-ho, che pare seguisse regolarmente una delle vittime, dal quale riesce ad ottenere una completa confessione. Il detective Seo, giunto di propria iniziativa da Seoul per collaborare alle indagini, non crede affatto alla sua colpevolezza e assiste impotente all'ampia pubblicità mediatica che viene data all'arresto e che si risolve in un imbarazzante sconfitta per la polizia, quando il presunto colpevole viene scarcerato perché non esistono indizi concreti contro di lui, se non quell'inaffidabile confessione estorta con la violenza.
Seo, convinto che l'autore dei delitti sia un omicida seriale, individua alcuni elementi comuni (entrambi i delitti sono avvenuti in una notte di pioggia; entrambe le vittime vestivano di rosso) che gli permettono di ritrovare il corpo di una terza vittima, una ragazza di cui era stata denunciata la scomparsa, ma che tutti credevano se ne fosse semplicemente andata a Seoul. In una notte di pioggia, la polizia organizza quindi una trappola per l'assassino, utilizzando una poliziotta come esca, ma si rivela un fallimento. È però proprio un'ufficiale di polizia donna a scoprire un ulteriore elemento in comune fra i delitti: in occasione di ogni omicidio, la stazione radio locale ha trasmesso, su richiesta di un ascoltatore, la stessa canzone....


In 12 settimane di programmazione nelle sale cinematografiche coreane, il film ha incassato 26 milioni di dollari, con un pubblico stimato in oltre 5 milioni di spettatori. A noi italiani, come sempre non ce n'è fregato un cazzo, nonostante sia stato pluripremiato:

Grand Bell Awards 2003: miglior film, miglior regista, miglior attore (Song Kang-ho)
Festival di San Sebastián 2003: Conchiglia d'argento, premio per il miglior nuovo regista, premio FIPRESCI
Tokyo International Film Festival 2003: premio per il miglior film asiatico
Torino Film Festival 2003: Premio Holden per la sceneggiatura, premio del pubblico
Festival del film poliziesco di Cognac 2004: Grand Prix per il miglior film, premio del pubblico, Prix Médiathèques, premio speciale della polizia
L'autorevole rivista del British Film Institute Sight & Sound l'ha indicato fra i trenta film chiave del primo decennio del XXI secolo.

Disponibile su Amazon in DVD full ITA.
Buona Visione!